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Congresso QUANTUM ITALIA: 2-3 marzo a Cava de' Tirreni

Nella prossima settimana a Cava de’ Tirreni avrà luogo presso la Mediateca Marte un incontro multidisciplinare ed internazionale sui temi della disabilità e dell’autismo.

Il convegno, organizzato dalla COME collaboration, avrà come focus il trattamento osteopatico e altri approcci nei casi di disabilità con un focus sull’autismo.


È una occasione che permetterà alla nostra cittadina di ospitare personaggi di chiara fama come il Dott. Castagnini (Medico Neurologo, Direttore e Docente del Corso di Formazione Diagnosi e Terapia “Disturbi dello Sviluppo Neuropsicomotorio del bambino” suddiviso in 4 sezioni, dal livello base al livello avanzato) o il Dott. Parisi (Neurofisiopatologo, Esperto di riabilitazione neuromotoria e epilessie, nonché Presidente e responsabile legale del “Centro Studi e Ricerche in Neuroscienze dello Sviluppo - Carl and Janice Delacato”), con parentesi relative ad approcci differenti, quali la musicoterapia o le nuove tecnologie al servizio della riabilitazione (behaviour lab).

Il giorno 3 marzo il convegno apre le porte alle famiglie per potersi confrontare con alcuni dei professionisti per la creazioni di relazioni che possano portare alla realizzazione di lavori multidisciplinari sul territorio.

La Come collaboration, onlus promotrice dell’evento, crede che l'efficacia del miglioramento dei sistemi sanitari sia basato sulla multi-disciplinarietà ed equità delle collaborazioni che si instaurano tra ricercatori, clinici, pazienti e partner.

I progetti di COME sono unici poiché i team sono dinamici ed elastici. I professionisti collaborano fra loro in una dimensione multidisciplinare ed interdisciplinare per il perseguimento di uno scopo comune: il raggiungimento del benessere della persona nella sua complessità bio-psico-sociale superando in questo modo una concezione legata alla mera valutazione degli aspetti clinici.

Il metodo COME produce effetti sia per i clinici, i quali possono approfondire le proprie conoscenze per migliorare l’approccio alla cura del paziente sia per questi ultimi destinatari di tali informazioni, agevolando nel complesso il processo di scelta delle cure.

Il clima di apertura verso il confronto è necessario per poter offrire a tutti i pazienti un approccio completo, personalizzato e quindi più efficace.

Vi aspettiamo Sabato pomeriggio.

Dott. Marco Barone
Associazione "Farma e Benessere"

Alcolici e farmaci: posso assumerli insieme?

Sarà capitato a molti dei nostri lettori di trovarsi un sabato sera nella condizione di essere in terapia con un antibiotico ed allo stesso tempo di aver organizzato una divertente serata in discoteca.
A quel punto nasce il dilemma!

Posso bere qualcosa di alcolico o potrei avere degli effetti collaterali con il farmaco che sto utilizzando? Per rispondere a questa domanda bisogna fare una precisazione. Qualsiasi cosa che noi utilizziamo ed ingeriamo dall'esterno che abbia un effetto farmacologico sul nostro corpo può essere considerato farmaco. 


L'alcool stesso ha un effetto farmacologico e tale effetto dipende dalla dose. Tale effetto a dosi molto alte già solo di per se può essere considerato tossico tanto è vero che esistono dei limiti nel consumo di alcool.
Ad esempio un elevato consumo di drink alcolici durante una serata compromette la nostra capacità di stare alla guida! Il tutto dipende dalla dose! 

Come affermava Paracelso è la dose che fa il veleno e non il veleno stesso ad esserlo.

Compreso questo, ossia che l'alcool già da solo ha un effetto farmacologico sul nostro corpo, immaginate se l'alcool stesso venga assunto con altri farmaci.

Questo ovviamente non significa che l'alcool non può essere assunto con i farmaci, ma solo che potrebbe alternarne gli effetti sia in maniera positiva aumentandone gli effetti che negativa rendendoli inefficaci o pericolosi.

Tutto dipende dal tipo di farmaco che stiamo utilizzando e dalla dose di alcool che pensiamo di assumere durante la notte in giro per i locali.

Fra le categorie per le quali non è consigliabile assumere alcool in terapia ci sono: antidepressivi, antidolorifici per la terapia del dolore cronico, miorilassanti ad azione centrale, ansiolitici. Ossia tutti farmaci che agiscono in qualche modo sul sistema nervoso. Alcuni antibiotici. Vecchie categorie di antistaminici.

Altre categorie di farmaci, come indicato sul bugiardino non vietano l'utilizzo di alcool, ma lo limitano. Ossia bisogna stare attenti alle dosi. Un bicchiere di vino o di birra non sono di certo pericolosi ma esagerare è sicuramente sbagliato. A questo gruppo possiamo associare sicuramente qualche FANS (antinfiammatori non steroidei) e qualche antibiotico.

Concludendo la tossicità dell'utilizzo di alcool e farmaci contemporaneamente dipende da molteplici fattori ed in particolar modo dal tipo di terapia che stiamo seguendo e dalla dose di alcool che intendiamo assumere!

Esagerare è sempre sbagliato!

Per ulteriori dubbi e informazioni rivolgiti con fiducia al tuo medico curante o al tuo farmacista!

Per il resto buona serata!!!! E ricorda che puoi divertiti anche senza alcool!!!!

Associazione "Farma e Benessere"

Dott. Marco Barone






Alcol e Giovani

L'alcol rappresenta in Europa il secondo fattore di rischio di malattia e morte prematura dopo il tabacco.

La Commissione Europea stima che 55 milioni di adulti consumino in Europa alcolici secondo modalità a rischio e che 23 di questi siano alcol dipendenti. In Italia sono 9 milioni i consumatori a rischio di cui oltre 1 milioni giovani dagli 11 ai 24 anni e oltre 3 milioni di ultra65enni. Quattro milioni di italiani bevono ogni anno almeno una volta per ubriacarsi.
Si stima che in Italia siano oltre 1 milione gli alcolisti di cui solo 68.000 gli alcoldipendenti in carico ai servizi; l’1% ha un età inferiore ai 19 anni.

L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza. Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol non è un nutriente e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni. Causa invece danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, e in particolare alle cellule del cervello.

L’alcol è assorbito per il 2% dallo stomaco e per il restante 80% dalla prima parte dell’intestino. L’alcol assorbito passa quindi nel sangue e dal sangue al fegato, che ha il compito di distruggerlo tramite un enzima chiamato alcol-deidrogenasi. Soltanto quando il fegato ha assolto del tutto a questa funzione la concentrazione dell’alcol nel sangue risulta azzerata. 
Il processo di smaltimento richiede tuttavia un tempo legato alle condizioni fisiologiche individuali: in media, la velocità con cui il fegato rimuove l’alcol dal sangue è infatti di circa mezzo bicchiere di bevanda alcolica all’ora.

Questo sistema di smaltimento dell’alcol non è uguale in tutte le persone: varia in funzione del sesso, dell’età, dell’etnia e di caratteristiche personali; non è completamente efficiente prima dei 21 anni ed è inefficiente sino ai 16 anni. Dopo i 65 anni si perde gradualmente la capacità di smaltire l’alcol e, nel sesso femminile, è sempre la metà, a tutte le età, rispetto alle capacità maschili; per questa ragione alcune persone sono più vulnerabili agli effetti dell’alcol.

I danni dell’alcol

Il consumo di bevande alcoliche è responsabile o aumenta il rischio dell’insorgenza di numerose patologie: cirrosi epatica, pancreatite, tumori maligni e benigni (per esempio quello del seno), epilessia, disfunzioni sessuali, demenza, ansia, depressione.

L’alcol è inoltre responsabile di molti danni indiretti (i cosiddetti danni alcol-correlati), dovuti a comportamenti associati a stati di intossicazione acuta, come nel caso dei comportamenti sessuali a rischio, degli infortuni sul lavoro e degli episodi di violenza.

Un capitolo a parte meritano gli incidenti stradali provocati dalla guida in stato d’ebbrezza che hanno un peso preponderante nella mortalità giovanile. Si stima che in Europa è attribuibile all’uso dannoso di alcol il 25% dei decessi tra i ragazzi di 15-29 e il 10% dei decessi tra le ragazze di pari età.

Cosa si guadagna con il consumo moderato

Ridurre il consumo di alcol, o smettere completamente di bere, produce sempre benefici sullo stato di salute in qualunque momento della vita. Alcuni danni prodotti dall’alcol sono completamente reversibili se affrontati tempestivamente.

Per consumo moderato di alcol si intende una quantità inferiore ad un bicchiere di bevanda alcolica al giorno, pari in media a non più di 10 grammi di alcol. I possibili vantaggi del consumo così inteso sono riferibili ad una riduzione del rischio di mortalità cardio-coronarica, di diabete di tipo II e di calcolosi della colecisti; non sono vantaggi registrabili per tutti e di solito riferibili a soggetti di sesso maschile di età superiore ai 65 anni. Non esiste consenso scientifico e non sono verificati i vantaggi del bere moderato per le donne e per i giovani.

L’esposizione protratta a quantità superiori a quelle definite moderate e qualunque fenomeno di eccesso pur sporadico annullano di fatto eventuali possibili vantaggi; in molti casi, la riduzione o la cessazione del consumo di alcol sono associate a un rapido miglioramento delle condizioni fisiche e anche a una riduzione del rischio di mortalità prematura. Al netto degli effetti positivi e negativi gli svantaggi del bere prevalgono comunque sempre sui vantaggi per cui attuare scelte informate assume il significato di attenta valutazione dei contesti e delle situazioni in cui avviene il consumo.

"Le informazioni pubblicate non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico"

Fonte: Ministero della Salute