D-dimero alto e trombosi venosa profonda. Cosa significa? - Dott. Vittorio Salvatore

Il D-dimero è un frammento proteico che deriva dalla degradazione della fibrina; esso è costituito in particolare dall’unione tramite legame covalente di due frammenti D della fibrina (cui si rifà il nome).

COAGULAZIONE 

In condizioni fisiologiche la fibrina è una proteina coinvolta nel processo di coagulazione, che mantiene parzialmente l’integrità dei tessuti mentre essi vanno incontro a guarigione; una volta che l’emorragia è stata tamponata il tappo di fibrina viene rimosso, ed è durante il processo di dissoluzione del coagulo che si vengono ad originare i cosiddetti prodotti di degradazione della fibrina e del fibrinogeno (tra cui il D-dimero).

A COSA SERVE DOSARE IL D-DIMERO?

La misurazione dei livelli ematici di D-dimero consente al Medico di sospettare un’attivazione inappropriata del sistema coagulativo ed in particolare costituisce un importante supporto alla diagnosi di gravi condizioni quali:

  • Embolia polmonare (EP)
  • Trombosi venosa profonda (TVP)
  • Coagulazione intravascolare disseminata (CID)

VALORI DI RIFERIMENTO

Il paziente sano presenta valori circolanti inferiori a:

  • 500 ng/mL di unità di fibrinogeno equivalenti (FEU)

Valori alti

Premesso che piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono anche essere privi di di significato clinico, valori aumentati di D-dimero sono da considerarsi anormali, ma non sono indicativi di una specifica condizione patologica. Possono infatti risultare associati a:

  • embolia polmonare (EP)
  • trombosi venosa profonda (TVP)
  • coagulazione intravascolare disseminata (CID)
  • patologie epatiche
  • infiammazione
  • stati di ipercoagulabilità
  • gravidanza
  • interventi chirurgici recenti
  • sanguinamenti recenti
  • ematomi recenti
  • traumi recenti

Il valore del D-dimero di per sé non è quantitativamente correlato alla severità della condizione o alla gravità clinica del paziente.

Valori bassi

Valori di D-dimero inferiori al cut-off del laboratorio di riferimento sono da considerarsi fisiologici.

QUANDO VIENE RICHIESTO L’ESAME

L’esame viene richiesto dal Medico, solitamente in regime di urgenza o emergenza, qualora sospetti gravi condizioni legate alla patologia tromboembolica. Le sue due manifestazioni principali sono l’embolia polmonare e la trombosi venosa profonda.

ESAMI ASSOCIATI

Considerato l’ambito ristretto di patologie associate ad alterazioni del D-dimero, l’esame può essere associato ad altre indagini che complessivamente valutano l’assetto coagulativo del paziente, quali ad esempio:

PER UN CONSULTO: 
Dott. Vittorio Salvatore 👨‍⚕️🏥
Valutazione clinica presso:
- Centro Medico Metelliano
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Premio "Pasquale Lamberti" 2022 alle Dott.sse Marcella Stefanucci e Valeria Spugnardi

Si è conclusa questa edizione delle Giornate Mediche Cavesi con la consegna del premio "Pasquale Lamberti" alla Dott.ssa Marcella Stefanucci ed alla Dott.ssa Valeria Spugnardi, specializzande in Medicina Interna presso la Scuola Medica di Salerno. 


I nostri complimenti alle due dottoresse per le relazioni presentate durante il Convegno! 

Dott. Marco Barone

Esame del Sangue occulto nelle feci! Prevenzione Tumore del Colon-retto

L'esame (test) per la ricerca di sangue occulto nelle feci (chiamato SOF o anche FIT, dall'inglese Fecal Immunochemical Test) ricerca, attraverso diversi metodi chimici o specifiche analisi di laboratorio, la presenza di minuscole quantità di sangue (detto, appunto, sangue occulto) in un piccolo campione di feci.


Le cause del sanguinamento sono numerose e non sempre evidenti. Il test, di solito, è prescritto dal medico curante per indagare l’origine di una anemia, la presenza di una malattia infiammatoria o di un cancro a carico dell’intestino tenue o del colon.

Evidenziando la presenza di sangue non visibile a occhio nudo favorisce la scoperta, sin dalle fasi iniziali (precocemente) del loro sviluppo, di un tumore del colon-retto o di polipi intestinali cosiddetti adenomatosi benigni (piuttosto comuni in persone di età superiore ai 50 anni) che potrebbero dare origine ad un cancro del colon in 7-15 anni. Poiché la presenza di una piccola quantità di sangue nelle feci è spesso il primo, e talvolta l’unico, segnale che permette di sospettare la presenza di lesioni precancerose, o cancerose in fase iniziale, il test per la ricerca del sangue occulto è raccomandato per la prevenzione del cancro del colon.  Salvo diversa prescrizione medica, il Ministero della Salute consiglia alle persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni di eseguire questo test ogni due anni, anche in assenza di disturbi (sintomi).

In diverse Regioni sono stati avviati dei programmi di screening del tumore del colon retto che prevedono l’esecuzione del test a cadenza biennale nella persone di età compresa tra i 50 ed i 69-74 anni.

Laboratorio Minerva

Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)

Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it


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Cava, Vittorio Salvatore eletto Presidente dell’Associazione "Operatori Sanitari Cava-Vietri Pasquale Lamberti"

Eletto presidente dell'Associazione Operatori Sanitari Cava-Vietri Pasquale Lamberti il Dott. Vittorio Salvatore, Direttore Struttura Complessa di Medicina Interna dell'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona. 

Nei giorni 25 e 26 Novembre, presso l'Holiday Inn di Cava de'Tirreni, in occasione del Convegno "Giornate Mediche di Cava de' Tirreni", sarà presentato il Consiglio Direttivo del Sodalizio. 

I nostri complimenti al Dott. Vittorio Salvatore per la nomina di Presidente dello storico sodalizio e gli auguri di buon lavoro!