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Come prepararsi al prelievo! Digiuno, farmaci ed attività fisica. Analisi Cliniche Minerva

Prepararsi alle Analisi del Sangue!

Perche bisogna presentarsi al prelievo a digiuno?

Ci sono molte evidenze dell'importanza che il paziente si presenti al prelievo a digiuno da almeno 8 – 12 ore


In questo periodo possono essere assunte solo modiche quantità di acqua e devono essere assolutamente escluse bevande zuccherate, alcolici, caffè, fumo.
Queste sostanze infatti possono rendere inaccurate o addirittura impossibile le quasi totalità delle determinazioni ematochimiche.

Dieta

Nei giorni che precedono il prelievo la dieta dovrebbe essere quanto più possibile abituale, evitando brusche variazioni dell’apporto calorico sia in eccesso che in difetto. In seguito alla riduzione drastica dell’apporto calorico (300/600 calorie/die), infatti, si è riscontrata una diminuzione del volume plasmatico del 30%. Questa alterazione induce rapidi cambiamenti nel sangue che le analisi rivelano.
La dieta deve essere abituale anche qualitativamente ovvero con un apporto di carboidrati, proteine e grassi che segua la normale dieta personale.

Ed i farmaci? 

Esistono numerosi studi riguardanti l’effetto dei farmaci sui test di laboratorio. Le interferenze possono manifestarsi direttamente o indirettamente a livello analitico. Nel primo caso esse non sono sempre e completamente prevedibili nella loro entità per un’ampia serie di variabili individuali che determinano l’assorbimento, il metabolismo e l’eliminazione del farmaco. Non di tutti i farmaci in commercio sono sufficientemente noti gli effetti collaterali, né vengono analizzate ed indicate le eventuali interferenze a livello analitico.

La più corretta preparazione del paziente agli esami ematochimici dovrebbe prevedere la mancanza assoluta e più prolungata possibile di qualsiasi trattamento farmacologico.
Questa norma deve essere rispettata senza eccezioni in caso di screening o di profili metabolici in persone sane e in soggetti asintomatici.

Attività fisica intensa! 

Le variazioni delle attività enzimatiche e di alcuni analiti provenienti dalla muscolatura scheletrica in seguito all’esercizio fisico intensivo e protratto sono fenomeni attesi ed in genere da evitarsi immediatamente prima del prelievo o nelle 8 – 12 ore che lo precedono. Questa norma deve essere assolutamente osservata in caso di analisi delle urine per la determinazione della clearance della creatinina.

Laboratorio Minerva

Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)

Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it

Test diagnostico per la prevenzione delle Malattie Cardiovascolari


La proteina Lp-PLA2 è un marker specifico ed indipendente rispetto ai tradizionali fattori di rischio cardiovascolare e fornisce preziose informazioni, perché viene prodotta nelle placche arteriose stesse.

E’ un test specifico per le infiammazioni vascolari, a differenza degli altri marker infiammatori che misurano l’infiammazione sistemica, come ad esempio la hs-PCR.
I fattori di rischio classici, ovvero livelli ematici di colesterolo totale, LDL e HDL, ipertensione, fumo e sedentarietà, seppur ancora validissimi, non riescono ad individuare tutti i pazienti a rischio, né tantomeno possono predire con esattezza il livello di rischio nel singolo individuo di sviluppare un evento cardiocircolatorio.
Questo test può essere utilizzato come strumento di monitoraggio, in particolare in pazienti con un moderato / alto rischio di eventi cardiovascolari, ed inoltre fornisce informazioni aggiuntive su come trattare e monitorare il paziente soprattutto nella personalizzazione del trattamento farmacologico.
In particolare può essere utile per chi abbia la presenza di due o più fattori di rischio tradizionali, come familiarità, ipertensione, diabete, sindrome metabolica e malattie renali croniche, anche se il profilo lipidico risulta normale.
Un semplice esame del sangue può aiutarti a diagnosticare il rischio di eventi cardiovascolari o aterosclerotici.
Analisi Cliniche Minerva