Corso base ECM in Cardiotocografia. Holiday Inn 18 Giugno 2022
Dosaggio della Vitamina D - Analisi Cliniche Minerva
Esame dosaggio Vitamina D
INFORMAZIONI PER PAZIENTI
Significato diagnostico
Il nome vitamina D è un termine generale comunemente utilizzato per identificare i componenti di una famiglia di molecole strettamente connesse fra di loro, che derivano da un precursore comune, il 7-deidrocolesterolo o previtamina D3, presente in natura.
La previtamina D3, principalmente di origine alimentare, subisce una fotosintesi a livello della pelle regolata dall'esposizione ai raggi ultravioletti che la converte in vitamina D3 o colecalciferolo che è biologicamente inattivo.
Quando il colecalciferolo entra in circolo,viene prima di tutto assorbito dal fegato dove viene metabolizzato in 25-idrossivitamina D3 (25 -OH-D3), che è la quota predominante di vitamina D presente nella popolazione normale.
Oltre che dal colecalciferolo, la 25-OH--3 deriva anche dalla metabolizzazione dell'ergocalciferolo (vitamina D2) che deriva unicamente da fonti alimentari.
Il dosaggio della 25-OH-D3 riveste un ruolo essenziale nel monitoraggio dei pazienti che presentano disturbi del metabolismo del calcio associati a rachitismo,ipocalcemia, gravidanza, osteodistrofia nutrizionale e renale,ipoparatiroidismo, osteoporosi nella postmenopausa.
Prelievo
Tipo di campione: L'analisi si esegue su campione di sangueValori normali donna:
carenza: <10
insufficienza: 10 - 30
sufficienza: 30 - 100
tossicità: >100
carenza: <10
insufficienza: 10 - 30
sufficienza: 30 - 100
tossicità: >100
Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)
Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it

Convegno “Sindrome da colon irritabile (IBS): i vantaggi delle nuove terapie farmacologiche”
Tempo di Allergie. Ecco il Rast Test - Analisi Cliniche Minerva!
Rast Test si ricercano e si dosano le IgE specifiche nei confronti degli allergeni sospettati. In questo modo l'esame può confermare od escludere che il sistema immunitario dell'individuo abbia prodotto elevate quantità di immunoglobuline di classe E. Tali anticorpi sono presenti nella gran parte dei pazienti con allergia clinicamente manifesta, e la loro assenza può essere utilizzata con una certa affidabilità per escludere la sensibilizzazione nei confronti dell'allergene testato.
Come anticipato, il Rast Test è un esame di secondo livello; come tale viene effettuato soltanto nei casi in cui:
- I risultati delle prove allergologiche cutanee (prick test) non riflettono la storia clinica (possibile falso negativo in presenza di sintomatologia allergica suggestiva);
- Presenza di alterazioni della pelle, come dermografismo cutaneo o dermatite estesa, che controindicano l'esecuzione del prick test;
- Assunzione di farmaci antistaminici e cortisonici che renderebbero inaffidabile il risultato del prick test.
In effetti, il rast test presenta un costo assai più elevato rispetto al prick test e permette di testare soltanto un numero limitato di allergeni.
Il vantaggio del rast test è quello di poter essere eseguito a prescindere da eventuali trattamenti concomitanti a base di corticosteroidi o antistaminici, e da condizioni cutanee o problemi medici che controindicano l'esecuzione di test cutanei.
Il Rast test è controindicato in caso di:
- Negatività ai test cutanei
- IgE totali inferiori a 20 ng/l
- Patologie non legate alle IgE
Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)
Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it
