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Endoscopia veterinaria: indicazioni ed applicazioni


L'endoscopia è una procedura poco invasiva che permette tramite l’utilizzo di una videocamera la visualizzazione della superficie mucosale di organi cavi in comunicazione con l’ambiente esterno quali l’esofago, lo stomaco, il colon, i bronchi, e le cavità nasali; si esegue mediante l’impiego di strumenti flessibili o rigidi.

L'endoscopia dell’apparato gastroenterico e respiratorio dei cani e gatti è quindi un importante ausilio diagnostico, che consente di limitare le diagnosi scorrette ed evitare spesso di ricorrere ad interventi chirurgici con possibilità rapida di ripresa del paziente; 

Le applicazioni a carattere diagnostico e terapeutico, che trovano impiego nell’iter clinico della
clinica veterinaria Amore, sono numerose:
- lo studio ed interpretazione della morfologia mucosale;
- il prelievo di campioni destinati alla valutazionecito/istopatologica;
- l’asportazione di corpi estranei esofagei, gastrici, nasali e bronchiali
- la dilatazione di stenosi esofagee
- l’asportazione di polipi gastrici o del colon (polipectomia)
- l’applicazione di sonde gastrostomiche (PEG) per la nutrizione forzata
- l’applicazione di protocolli terapeutici ad azione locale (micosi, stenosi)
- il lavaggio broncoalveolare (BAL) eseguito in broncoscopia per lo studio citologico della popolazione cellulare delle vie aeree profonde e per effettuare esami microbiologici ed micologici dell’essudato raccolto.


L’interpretazione della morfologia mucosale che viene fatta al momento dell’indagine endoscopica associata al prelievo di campionamenti bioptici adeguati per una stadiazione cito/istopatologica, è considerato uno step di importante ausilio nell’iter clinico di numerose patologie che colpiscono i cani ed i gatti quali le patologie infiammatorie croniche gastrointestinali, bronchiali e nasali e permette così di fare una diagnosi precisa ed impostare una terapia mirata e non solo sintomatica.

Dott. Salvatore De Leo

Medico Veterinario
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva e respiratoria del cane e del gatto




Corso Palatucci, 100 

84013 Cava de' Tirreni (SA)
info@veterinarioamore.it
Tel. 089.462633






Medicina rigenerativa: utilizzo di presidi biologici per il trattamento di lesioni osteoarticolari


L’artrosi è una delle principali patologie che colpisce le articolazioni causando la degenerazione del tessuto cartilagineo. Molto spesso questa patologia colpisce soggetti giovani che oltre all’utilizzo di antinfiammatori per brevi periodi sono costretti a ricorrere alla chirurgia protesica. Ad oggi sono stati fatti molti passi avanti nell’evoluzione delle tecniche chirurgiche.


In Italia grazie alle recenti ricerche, sono stati compiuti grandi passi in avanti nel campo della rigenerazione dei tessuti

La cartilagine può crescere e rigenerare le articolazioni senza dover utilizzare protesi metalliche. I pazienti che subiscono una lesione articolare o #lesionicartilaginee traggono significativi benefici dalle moderne tecniche. 
Con un intervento biologico-rigenerativo possono curarsi e posticipare di molti anni (o addirittura evitare) l’impianto di una protesi metallica.
vantaggi di questa tecnica sono molteplici in particolar modo nei soggetti giovani, infatti la classica chirurgia protesica utilizza strutture in metallo che devono essere sostituite nel tempo (15-20 anni) e quando avviene in età avanzata, il re-intervento coporta alti rischi, sia per l’operazione che per la protesi da revisione.

Al contrario l’impiego di un presidio biologico nella lesione e di uno scaffold, composto da nanostrutture complesse, stimola la rigenerazione della cartilagine. In questo modo il tessuto viene rigenerato e la lesione guarisce naturalmente. Dopo l’intervento occorre chiaramente intraprendere un’idonea riabilitazione finalizzato alla rieducazione articolare.
Nel video inserito, tratto dalla trasmissione "E se domani" troverete maggiori informazioni relative a questa a questa tecnica chirurgica e la testimonianza di una paziente che ha solo in questo modo risolto il suo problema.


Dott. Marco Barone 
Associazione "Farma e Benessere"


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Fumo e ceneri degli incendi: i rischi per la salute

Il territorio italiano per sua costituzione è ricco di boschi e di oasi verdi incontaminate dall'opera dell'uomo. 
Durante il periodo estivo per diversi motivi questa ricchezza è flagellata dall'incubo degli incendi. 


In occasione di un incendio si creano situazioni di estremo pericolo sia per chi si trova nelle prossimità dell'evento sia per chi respira l'area contaminata dal fumo che si spigiona dall'incendio. 
Questo fumo è ricco di polveri sottili e di prodotti tossici generati dal processo di combustione. 
I pericoli per l’incolumità e la salute pertanto sono dovuti a tutti questi diversi fattori.

A parte le ustioni, che costituiscono una patologia a sé stante, le conseguenze più pericolose per il nostro organismo sono causate dal fumo e dal particolato. Il danno principale è chiaramente un danno a livello dell'apparato respiratorio.

Le manifestazioni cliniche dell'inalazione di fumi sono costituiti da tachipnea (respiro accelerato), tosse, dispnea (difficoltà di respiro), respiro sibilante, cianosi, raucedine. 

Durante il periodo di 24-48 ore che segue l'inalazione si può instaurare una mancanza di ossigeno nel sangue (ipossiemia) progressivamente ingravescente, con il peggioramento rappresentato dall'insorgenza di edemi polmonari che limitano ulteriormente la funzionalità respiratoria.

Un discorso a parte meritano le polveri sottili. Le particelle di 2.5 μm di possono non solamente essere inalate ma respirate, cioè possono penetrare attraverso gli alveoli polmonari nel circolo sanguigno e raggiungere altri organi, depositandovisi e provocando ovviamente un malfunzionamento dell'organo colpito. 

PREVENZIONE

La Protezione Civile ha stilato un vademecum per fronteggiare gli incendi. In particolare è consigliabile respirare attraverso un fazzoletto bagnato ed evitare di avvicinarsi al fuoco. 

Per chi invece si trova a distanza dall'incendio ma è raggiunto dai fumi e dalle polveri sottili è consigliabile proteggere i bambini ed i soggetti a rischio con delle mascherine di carta o tessuto. 
Le finestre delle case devono essere sempre ben chiuse. E' essenziale inoltre bere molta acqua ed evitare di far irritare l'apparato respiratorio. Fra i primi sintomi di un intossicazione vi è la tosse

Se pensate di essere stati intossicati rivolgetevi al vostro medico curante o al punto ospedaliero più vicino. 

Dott. Marco Barone
Associazione "Farma e Benessere" 



Che cos'è la fibromialgia? - cura, sintomi e diagnosi differenziale

La fibromialgia, detta anche sindrome fibromialgica (abbreviazione FM), è una sindrome reumatica idiopatica e multifattoriale che causa un leggero aumento della tensione muscolare. 
Sintomi
La fibromialgia è caratterizzata da dolore muscolare e ai tessuti fibrosi (tendini e legamenti) di tipo cronico - diffuso, fluttuante e migrante - associato a rigidità, astenia (calo di forza con affaticabilità), insonnia o disturbi del sonno, alterazioni della sensibilità (come eccessiva percezione degli stimoli) e calo dei livelli di serotonina, con possibili disturbi d'ansia e depressivi in parte dei pazienti.
Diagnosi
La sua stessa diagnosi e le caratteristiche cliniche sono state a lungo controverse. 
La fibromialgia è altresì descritta come forma generalizzata di reumatismo extra-articolare non infiammatorio, ad origine incerta. 
Non si tratta di un disturbo psichico, anche se lo stress psicofisico e l'ansia possono incidere su di essa, e tuttora alcuni specialisti la vedono come un insieme disparato di sintomi spesso trattati come psicologici, o come gli effetti fisici del disturbo depressivo.
La malattia potrebbe essere riconducibile all'attività lavorativa svolta dal soggetto debilitato, ad una familiarità genetica, a reazioni allergiche o ad un coinvolgimento del sistema immunitario, che abbiano causato un tilt dei maggiori recettori neurologici. La reale eziologia è sconosciuta, ed è considerata perciò una sindrome reumatica non tipica
Gli indici di infiammazione corporea risultano nella norma, ma la percezione del dolore, da parte dell'ammalato è moltiplicata. 
La fibromialgia viene diagnosticata per esclusione di altre patologie (diagnosi differenziale) e successiva palpazione dei tender points.
Punti di dolore? 
Prevalentemente interessati dal dolore sono: la colonna vertebrale, le spalle, il cingolo pelvico, braccia, polsi, cosce. 
Al dolore cronico, che si presenta spesso a intervalli, si associano diversi sintomi, soprattutto disturbi dell'umore e del sonno, nonché astenia, ovvero affaticamento cronico. 
Inoltre la non-risposta ai comuni antidolorifici, nonché il carattere "migrante" dei dolori, sono peculiari della fibromialgia.
Terapia
Le possibili cure sono oggetto di continui studi: sono raccomandati un sonno corretto, esercizi regolari e una dieta equilibrata. (Stile di vita sano)
Il paziente deve stare a riposo se è molto stanco o ha dolori acuti, ma la persona non deve mai essere immobilizzata, per non ampliare il sintomo di rigidità già presente; in seguito si dovrebbe esercitare un po' di stretching con esercizi fisici continui ma non intensi. 
La terapia farmacologica prevede l'utilizzo di FANS e miorilassanti ad azione centrale. 
Diversi studi hanno poi dimostrato l'efficacia di alcune categorie di antidepressivi.
La melatonina, ormone collegato al sonno, può migliorare i sintomi, dall'insonnia al dolore.
Gli integratori di calcio, magnesio, vitamine (es. vitamina C, vitamina B12) ed oligominerali vengono utilizzati empiricamente, anche come forma di automedicazione.
Sebbene non sia una patologia degenerativa o fatale in sé, il dolore cronico e la rigidità della fibromialgia sono pervasivi e persistenti.

Dott. Marco Barone
Associazione "Farma e Benessere"
scrivici su farmaebenessere@libero.it


Estate, mare ed abbronzatura...

 Estate, voglia di abbronzatura! Ma attenti alle Scottature Solari

"Con l'arrivo dell'Estate cresce la voglia di esporsi al sole ma senza un'adeguata protezione si rischia di scottarsi e causare dei danni anche gravi alla nostra amata pelle. Poche ed oculate precauzioni possono proteggerci".


Il primo step è comprendere la vulnerabilità individuale ai raggi ultravioletti e quindi la nostra predisposizione alle scottature.

Questa sensibilità può essere riconosciuta abbastanza facilmente da alcune caratteristiche somatiche oggettive, in particolare il colore della pelle e dei capelli, che ci consentono di individuare il cosiddetto fototipo al quale apparteniamo, cosi da scegliere il comportamento e la protezione più adatta a noi.

I fototipi sono sei:

FOTOTIPO 1 = capelli rossi, pelle lattescente
FOTOTIPO 2 = capelli dorati, pelle chiara
FOTOTIPO 3 = capelli biondi, pelle chiara
FOTOTIPO 4 = capelli castani, pelle chiara
FOTOTIPO 5 = capelli castani, pelle scura
FOTOTIPO 6 = capelli scuri, pelle olivastra

Questa suddivisione è naturalmente molto schematica, perché c'è tutta una gamma di tipi intermedi a questi, ma ci consente di avere un'idea di quello che può essere il nostro fototipo e di proteggerci adeguatamente dai raggi del sole, tenendo presente che il fototipo 1 è il più vulnerabile e avrà bisogno di protezioni altissime, che potranno essere via via più basse andando verso il fototipo 6.

Oltre alla scelta della protezione solare da utilizzare è importante integrare la nostra dieta con integratori in grado di stimolare la produzione di melanina.

Esistono infatti dei prodotti della che sono particolarmente ricchi di queste sostanze e che possono darci una mano ad abbronzarci meglio, senza danni alla pelle e proteggendola anche dall'invecchiamento e dalle antiestetiche macchie scure.

Queste sostanze sono i carotenoidi (come il Betacarotene, il Licopene e la Cantaxantina), che stimolano la naturale sintesi della melanina, accelerano il processo di abbronzatura intensificandola e proteggono le cellule dai radicali liberi.

Un'altra sostanza naturale vantaggiosa per l'abbronzatura è contenuta nell'olio di Avocado, ricco di tirosina, indispensabile per la sintesi della melanina. Sono importanti inoltre la vitamina E e il Selenio, che svolgono una notevole azione antiossidante, prevenendo il fotoinvecchiamento cutaneo; ma anche le vitamine A e C, che mantengono il fisiologico trofismo cutaneo generale ed in particolare quello del collagene, fondamentale per l'elasticità della pelle!

L'Aloe vera infine è in grado di mantenere giovani ed elastici i tessuti cutanei, favorendo una naturale idratazione degli stessi.

Quindi, con poche norme di comportamento e con l'aiuto della natura, riusciremo ad ottenere una sana e piacevole abbronzatura che durerà nel tempo, senza danni.

Associazione Volontari "Farma e Benessere"
Dott. Marco Barone

Incontro Meningite: cosa bisogna sapere

Sabato 28 Gennaio alle ore 17:00 presso il Forum dei Giovani (Ex-Club Universitario Cavese) sito in Viale Crispi (Villa Comunale), l’Associazione “Farma e Benessere” in collaborazione con i giovani del Forum, l’Associazione Antico Borgo, l’Associazione ASME, l’Associazione Pabulum di Avellino, la Cooperativa il FaRo, Lenus Media e molteplici realtà cavesi e campane organizza un incontro informativo sul tema attuale della Meningite.
“L’incontro nasce dalla necessità di informare correttamente i cittadini circa i reali rischi di questa patologia ed evitare pericolosi e molto spesso anche inappropriati allarmismi”


Programma
Ore 17:00     Saluti Istituzionali

Ore 17:10     Introduzione 
Dott. Marco Barone - Presidente Associazione “Farma e Benessere”
Dott.ssa Anna Tortora della Corte - Farmacista Associazione “Farma e Benessere”

Sessione
Meningite: Cosa bisogna Sapere
Ore 17:15 – 18:30
Moderatori:   Dott. R. Giordano, Dott. A. Santoriello, Dott. A. Carleo

Ore 17:15    Dott.ssa Zaira Senatore - Biologa - Analisi Cliniche Minerva

Ore 17:30   Prof. Antonello CrisciProf. Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università di Salerno

Ore 17:45   Dott. Sebastiano Leone - UOC di Malattie Infettive - AORN S.G. Moscati di Avellino

Ore 18:00   Dott. Michele Adinolfi  - Dir. Med. ASL SA - Pediatra Endocrinologo

Ore 18:15   Domande e Discussione

Per Contatti ed Informazioni:
Segreteria Organizzativa ReAme: reame.segreteria@gmail.com - cell. 380.7489458 

Ufficio Stampa
Associazione "Farma e Benessere"


Dott. Marco Barone - Farmacista - Marketing Manager

Parole Chiave: benessere, prevenzione, azienda, marketing, consiglio, farmacia, medicina

Meningite: cosa bisogna realmente conoscere

INTRODUZIONE

La meningite meningococcica è una forma batterica di meningite, una grave infezione delle meningi che colpisce la membrana del cervello. Non è semplice contrarre la meningite in Italia ed inoltre sono disponibili tre tipologie diverse di vaccini. La meningite è endemica in alcuni paesi Africani. Interessante è notare che oltre la meningite meningococcica esiste anche una meningite pneumococcicaLa meningite pneumococcica è una malattia infettiva delle meningi, potenzialmente letale, causata da Streptococcus pneumoniae. Terzo tipo di meningite è quella causato dall’Haemophilus influenzae b (emofilo o Hi). Questi tre batteri sono responsabili delle Malattie Batteriche Invasive.


Che cos’è la Meningite?

La meningite meningococcica è una forma batterica di meningite, una grave infezione delle meningi che colpisce la membrana del cervello. Può causare gravi danni al cervello ed è fatale nel 50% dei casi se non trattata. Diversi batteri differenti possono causare la meningite. Neisseria meningitidis è quella con il potenziale di causare grandi epidemie. Ci sono 12 sierogruppi di N. meningitidis che sono stati identificati, di cui 6 (A, B, C, W, X e Y) possono causare epidemie. Distribuzione geografica e potenziale epidemico si differenziano in base al sierogruppo.
I batteri vengono trasmessi da persona a persona attraverso le goccioline di secrezioni respiratorie. La diffusione richiede un contatto prolungato (Baciare, starnutire o tossire su qualcuno).
Il periodo di incubazione medio è di 4 giorni, ma può variare tra 2 e 10 giorni.
Neisseria meningitidis infetta solo gli esseri umani; non vi è alcun serbatoio animale. I batteri possono essere trasportati in gola e, a volte, per motivi non del tutto chiaro, possono sopraffare le difese del corpo che permette di diffondere l'infezione attraverso il flusso sanguigno al cervello. Si ritiene che il 10% al 20% della popolazione porta Neisseria meningitidis in gola in un dato momento. Tuttavia, il tasso di trasporto può essere più elevato in situazioni epidemiche.

Quali sono i Sintomi?

I sintomi più comuni sono un torcicollo, febbre alta, sensibilità alla luce, confusione, mal di testa e vomito. Anche quando la malattia viene diagnosticata presto e viene avviato un trattamento adeguato, 5% al ​​10% dei pazienti muore, in genere entro 24 a 48 ore dopo l'insorgenza dei sintomi. La meningite batterica può causare danni cerebrali, perdita o una disabilità di apprendimento in 10% al 20% dei sopravvissuti dell'udito. Una forma (spesso mortali) meno comune, ma ancora più grave della malattia meningococcica è la setticemia meningococcica, che è caratterizzata da una eruzione cutanea emorragica e un rapido collasso circolatorio.

Come faccio a sapere se ho la meningite?

La diagnosi iniziale di meningite da meningococco può essere effettuato tramite esame clinico seguito da una puntura lombare mostra un fluido spinale purulenta. I batteri possono a volte essere visti in esami microscopici del liquido spinale. La diagnosi è supportata o confermata coltivando i batteri da campioni di liquido spinale o di sangue, da test di agglutinazione o mediante reazione a catena della polimerasi (PCR). L'identificazione del sierogruppi e la suscettibilità ai test antibiotici sono importanti per definire le misure di controllo.

Cura e Trattamento

La malattia meningococcica è potenzialmente fatale e deve sempre essere considerata come un'emergenza medica. L’Ammissione ad un ospedale o centro sanitario è necessario.  Il trattamento antibiotico appropriato deve essere iniziato appena possibile, idealmente dopo che è stata effettuata la puntura lombare. Se il trattamento viene iniziato prima della puntura lombare può essere difficile far crescere i batteri dal fluido spinale e confermare la diagnosi.
Una gamma di diversi antibiotici può curare l'infezione, tra cui penicillina, ampicillina, cloramfenicolo e ceftriaxone. In condizioni di epidemia in Africa in aree con infrastrutture sanitarie limitate e risorse, ceftriaxone è il farmaco di scelta.

Prevenire il contagio

Esistono 3 tipi di vaccini disponibili.

I vaccini polisaccaridi sono disponibili per prevenire la malattia da oltre 30 anni. I vaccini polisaccaridi meningococco sono disponibili in entrambi i bivalenti (gruppi A e C), trivalenti (gruppi A, C e W), o tetravalente (gruppi A, C, Y e W) moduli per il controllo della malattia.
Per il gruppo B, i vaccini polisaccaridi non possono essere prodotti, a causa di mimetismo antigenico del polisaccaride nei tessuti neurologici umani. Il primo vaccino contro la NMB, fatto da una combinazione di 4 componenti proteiche, è stato rilasciato nel 2014.
Dal 1999, i meningococco vaccini coniugati contro il gruppo C sono stati disponibili e ampiamente utilizzati. Tetravalente A, C, Y e W i vaccini coniugati sono stati concessi in licenza dal 2005 per l'uso in bambini e adulti in Canada, negli Stati Uniti d'America, ed Europa.
In caso di focolai epidemici da meningococco C, le attuali raccomandazioni internazionali indicano l’opportunità di introduzione della vaccinazione su larga scala nell’area geografica interessata quando l’incidenza è superiore a 10 casi per 100.000 abitanti nell’arco di tre mesi.

Altre tipologie di Meningite

Meningite Pneumococcica

Interessante è notare che oltre la meningite meningococcica esiste anche una meningite di tipo pneumococcica. La meningite è una malattia infettiva delle meningi, potenzialmente letale, causata da Streptococcus pneumoniae. Si tratta della seconda forma più comune dopo la meningite da meningococco, soprattutto negli adulti. Può originare per diffusione dei batteri da focolai già presenti, quali otiti, mastoiditi e sinusiti. La trasmissione avviene per via respiratoria e il mieloma multiplo e l'anemia falciforme costituiscono fattori di rischio. Il trattamento consiste nella somministrazione di teicoplanina, vancomicina e meropenem. La profilassi antibiotica di chi è stato in contatto con un caso non è necessaria, a differenza della forma meningococcica.


L’ Haemophilus influenzae b (emofilo o Hi) era fino alla fine degli anni Novanta la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni. Con l’introduzione della vaccinazione con l’uso del vaccino esavalente i casi di meningite causati da questo batterio si sono ridotti moltissimo. In passato il tipo più comune era l’Haemophilus influenza b (verso il quale è diretto il vaccino), mentre oggi sono più frequenti quelli non prevenibili con vaccinazione. In caso di meningite da Hi, è indicata la profilassi antibiotica dei contatti stretti.

Dott. Marco Barone
Farmacista - Presidente Associazione "Farma e Benessere"

Bibliografia
Organizzazione Mondiale della Sanita (WHO) (OMS)
Istituto Superiore di Sanità (ISS)



Sudamina, Caldo e macchie cutanee

La sudamina o miliaria 

Con il caldo e l'aumento delle temperature sulla pelle dei nostri bambini ma anche di alcuni adulti può verificarsi un fastidioso fenomeno, la miliaria, comunemente conosciuta come sudamina.

La sudamina si presenta con la comparsa di un'eruzione più o meno pruriginosa su gran parte del corpo. Tale reazione infiammatoria è causata dall'ostruzione delle ghiandole sudoripare che non riuscendo più a svolgere al meglio il loro lavoro si infiammano.

La sudamina viene suddivisa comunemente in tre tipologie a seconda di come si presentalo le macchie cutanee. 

La sudamina rubra è la forma più comune di questa malattia e si presenta con la formazione di vescicole puntiformi pruriginose che rendono la zona colpita arrossata e ruvida.




Esiste poi la sudamina o miliaria cristallina che riguarda le aree più superficiali e manca spesso il prurito ed il rossore.

Il terzo tipo di sudamina è la miliaria profonda, la forma più grave della patologia che si presenta con papule rosse di grosse dimensioni che possono portare dolore e bruciore e sfociare nella formazione di piaghe cutanee.

Prevenzione e Cura 

Poiché l'insorgenza della patologia è da imputare principalmente al blocco dei condotti sudoripari è importante evitare di indossare abiti antitraspiranti e cercare di passare le ore del giorno più calde in ambienti freschi e prevalentemente non umidi.




Essendo una patologia a carattere infiammatorio spesso caratterizzata da prurito intenso, l'utilizzo di antistaminici risulta utile a livello sintomatico per ridurre il prurito mentre prodotti a base di cortisonici, oltre a diminuire il prurito, combattono l'infiammazione sebbene non siano sempre indicati in caso di infiammazione estesa.

Prodotti come polveri aspersorie a base di mentolo, possono risultare utili a livello sintomatico perché in grado di alleviare il prurito, ma sono controindicate perché, tendendo a ostruire i dotti sudoriferi, rischiano di peggiorare il quadro clinico. 

La terapia farmacologica riveste un ruolo limitato nella cura della sudamina se non se ne eliminano i fattori scatenanti.

Associazione "Farma e Benessere"
scrivici su farmaebenessere@libero.it 

Parole Chiave: sudamina, immagini, cura, terapia, cause

Dott. Marco Barone - Farmacista - Marketing Manager

Parole Chiave: benessere, prevenzione, azienda, marketing, consiglio, farmacia, medicina

Il Melone..il frutto dell'abbronzatura!

Il melone è un frutto tipico dell' estate.  fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae. Il coltivato appartiene alla specie Cucumis melo il cui frutto, polimorfo, ha dato vita a numerose varietà; le più importanti sono:
  • meloni  cantalupio, di media grandezza, superficie liscia, polpa giallo-arancio, chiamati così perché portati da missionari asiatici al castello pontificio di cantalupo sui colli di Roma.
  •  meloni retati, di media grandezza, polpa bianca o giallo-verde, con superficie reticolata.
  •  meloni d'inverno, polpa biancastra o rosata con buccia liscia, dal gusto intermedio,costituiscono il tipico piatto di Natale.
  • melone come ortaggio .

Come già  sappiamo, il melone rientra tra i frutti più dolci e  dissetanti

La quantità di acqua infatti per ogni melone è spesso il 90%  ed una minima quantità di fibre e proteine, non contiene però molte kcal, sono solo 33.

Il melone quindi è pieno di vitamine: A ,B1 ,B2 ,C  e PP .

Il melone è ricco di potassio,fosforo,calcio e sodio


E' antiossidante, produce melanina, favorisce l' abbronzatura, fa bene alla nostra vista, ai denti e alle ossa, depurativo, diuretico e rinfrescante

Il consiglio è di mangiarlo sia con il classico prosciutto crudo o con qualche goccia di limone per esaltare il suo dolcissimo gusto.


Ufficio Stampa
Farma e Benessere


Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/melone.html

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/melone.html

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/melone.html

La melanzana: Solanum melogena

Quante volte in questa calda estate, le nostre mamme e le nostre nonne , durante i pranzi e le cene ,ci fanno trovare la parmigiana di melanzane?!
Un tipico piatto delle nostre zone (la Campania).

Importante sapere quindi qualcosa in più su questo ortaggio meraviglioso che ci accompagna da quando siamo nati.

La melanzana (solanum melogena questo il nome della pianta) contiene solanina, ed è questo il motivo per cui va sempre consumata cotta: l’alta temperatura riduce la quantità di questa sostanza tossica. Le varietà sono tante.

La melanzana contiene poche calorie, circa 18 ogni 100 grammi; la consistenza  fa sì che assorba i condimenti presenti nelle ricette.

Ogni melanzana contiene circa 18 calorie, numerosi sono i suoi valori nutrizionali, che sono potassio,  fosforosodio e calcio.
Inoltre contiene vitamina A, B  e C.
Per le numerose quantità di fibre è consigliato per la stipsi, fa molto bene al  nostro fegato, e ha capacità diuretiche dovute anche alla  quantità d’acqua che possiede.

Nella medicina tradizionale veniva usata anche come antinfiammatorio
Il consiglio quindi è sempre di approfittarne visto che mangiare ortaggi e frutta nel periodo in cui nascono è sempre meglio.


Di seguito una ricetta veloce:

MELANZANE CON CAPPERI E PINOLI

Ingredienti:
2 melanzane, 50 gr di capperi ,1 mazzetto di prezzemolo , 1 peperoncino, 50 gr di pinoli, 1 mazzetto di basilico, mezzo spicchio d'aglio, q.b. olio extravergine d'oliva,sale e pepe.

Procedimento:
Lavate le melanzane, tagliatele a metà, appoggiatele sulla griglia calda dalla parte tagliata e cuocetele per 4-5 minuti. Intanto tritate grossolanamente i capperi con i pinoli, il basilico, il prezzemolo, l'aglio e il peperoncino e mescolate il tutto con 6 cucchiai di olio, sale e pepe.Girate le melanzane grigliate, incidetene la polpa con tagli profondi, irroratele con l'intingolo preparato e proseguite la cottura per altri 4-5 minuti. Lasciate intiepidire leggermente prima di servire.
Ufficio Stampa
Farma e Benessere

Dott. Marco Barone - Farmacista - Marketing Manager

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Proprietà del colore!

Tutti abbiamo, almeno una volta, sentito parlare dei colori come fonte di benessere,delle loro proprietà. Questa medicina alternativa è comunemente chiamata CROMOTERAPIA.

Le origini della cromoterapia, per curare gli stati psicofisici, si devono agli egizi e più tardi ai greci. Essi infatti  usavano minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati per la loro guarigione.

Attualmente  ogni colore viene associato a particolari caratteristiche psichiche e spirituali di ogni individuo, e vengono associate  specifiche proprietà:

Il rosso :ha doppio significato , è sia positivo che negativo. Da un lato è il colore dell'amore, dall'altro è il colore del fuoco, e quindi può rappresentare il calore, l'energia e la luce o anche la gioia, la festa,il sangue e le passioni violente.  Questo colore viene associato alla forza, alla salute e alla vitalità.

Il blu :è un colore che calma e rinfresca ed è un colore che ci modera e che fa dimenticare i problemi.

L' arancione : ha azione sulle nostre prestazioni  fisiche e mentali ed ha un grosso effetto di fusione verso gli altri  e di ripartizione della nostra energia, induce quindi  serenità, allegria, voglia di vivere, ottimismo, positività.

Il verdeè il colore dell'equilibrio , raffigura la speranza, e la pace . È un colore neutro, rilassante, favorisce la ponderazione, la calma, l' impegno.

Il giallo :viene attribuito alla parte sinistra del nostro cervello, è ritenuto un colore di sostegno ed efficacia, in aiuto a chi è poco pragmatico, associato alla felicità, alla saggezza e alla immaginazione, è per il buon umore.

Il consiglio quindi è di usare questi colori per tutti i nostri momenti, da associare ad i nostri stati d'animo, da provare con i nostri vestiti, e perché no ridipingendo le nostre pareti di casa.

Ufficio Stampa
Farma e Benessere

Dott. Marco Barone - Farmacista - Marketing Manager


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