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PROGETTO SPERIMENTALE PROMOZIONE "SALUTE E BENESSERE"

PROGETTO SPERIMENTALE PROMOZIONE "SALUTE E BENESSERE"
SEI INCONTRI AL CENTRO E IN PERIFERIA
SI CERCANO ADESIONI DI OPERATORI SANITARI
Parte il progetto “Promozione salute e benessere a Cava de’ Tirreni” dal 7 al 13 maggio 2018". 
L'Amministrazione comunale in collaborazione con l'Associazione promotrice dell'iniziativa, "Farma e Benessere" ed a seguito delle adesioni di A.S.L, Metellia servizi, Cooperativa “Città della Luna”, Protezione civile, Consorzio Farmaceutico Intercomunale, Osservatorio cittadino sull'Handicap, effettuerà sei screening, così programmati: 
- 7 aprile - piazzette Santissima Annunziata e San Pietro;
- 14 aprile - piazzette Sant’Arcangelo, Passiano, Corpo di Cava;
- 21 aprile - piazzette Castagneto e San Cesareo;
- 28 aprile - piazzette Santa Lucia e Sant’Anna;
- 5 maggio - piazzette Santi Quaranta, Dupino, Alessia, Rotolo, Arcara e Marini;
- 13 maggio - piazza Abbro e piazza Vittorio Emanuele III. 
Come ADERIRE all'iniziativa 
Gli operatori sanitari che vogliono aderire mettendo a disposizione le proprie professionalità, medici di medicina generale, fisioterapisti, logopedisti, i centri medici diagnostici e/o di terapie privati e/o convenzionati, le attività commerciali nel campo sanitario (negozi di ottica, ortopedia, sanitari, parafarmacie ecc.) e tutti coloro che a vario titolo si occupano della salute, secondo le linee di indirizzo nazionali e regionali in materia di prevenzione socio-sanitaria e tutela della salute del cittadino; possono inviare richiesta di partecipazione compilando il modulo di adesione scaricabile sul sito www.cittadicava.it e inviandolo via mail ad amministrazione@pec.comune.cavadetirreni.sa.it oppure su carta semplice, a mano, al protocollo generale dell’Ente (URP) alla Piazza Abbro, non oltre le ore 12:00 di giovedì 22.02.2018.
Referente del progetto per l'associazione "Farma e Benessere" è la Dott.ssa Anna Tortora della Corte.
Associazione "Farma e Benessere"
Dott. Marco Barone


Fumo e ceneri degli incendi: i rischi per la salute

Il territorio italiano per sua costituzione è ricco di boschi e di oasi verdi incontaminate dall'opera dell'uomo. 
Durante il periodo estivo per diversi motivi questa ricchezza è flagellata dall'incubo degli incendi. 


In occasione di un incendio si creano situazioni di estremo pericolo sia per chi si trova nelle prossimità dell'evento sia per chi respira l'area contaminata dal fumo che si spigiona dall'incendio. 
Questo fumo è ricco di polveri sottili e di prodotti tossici generati dal processo di combustione. 
I pericoli per l’incolumità e la salute pertanto sono dovuti a tutti questi diversi fattori.

A parte le ustioni, che costituiscono una patologia a sé stante, le conseguenze più pericolose per il nostro organismo sono causate dal fumo e dal particolato. Il danno principale è chiaramente un danno a livello dell'apparato respiratorio.

Le manifestazioni cliniche dell'inalazione di fumi sono costituiti da tachipnea (respiro accelerato), tosse, dispnea (difficoltà di respiro), respiro sibilante, cianosi, raucedine. 

Durante il periodo di 24-48 ore che segue l'inalazione si può instaurare una mancanza di ossigeno nel sangue (ipossiemia) progressivamente ingravescente, con il peggioramento rappresentato dall'insorgenza di edemi polmonari che limitano ulteriormente la funzionalità respiratoria.

Un discorso a parte meritano le polveri sottili. Le particelle di 2.5 μm di possono non solamente essere inalate ma respirate, cioè possono penetrare attraverso gli alveoli polmonari nel circolo sanguigno e raggiungere altri organi, depositandovisi e provocando ovviamente un malfunzionamento dell'organo colpito. 

PREVENZIONE

La Protezione Civile ha stilato un vademecum per fronteggiare gli incendi. In particolare è consigliabile respirare attraverso un fazzoletto bagnato ed evitare di avvicinarsi al fuoco. 

Per chi invece si trova a distanza dall'incendio ma è raggiunto dai fumi e dalle polveri sottili è consigliabile proteggere i bambini ed i soggetti a rischio con delle mascherine di carta o tessuto. 
Le finestre delle case devono essere sempre ben chiuse. E' essenziale inoltre bere molta acqua ed evitare di far irritare l'apparato respiratorio. Fra i primi sintomi di un intossicazione vi è la tosse

Se pensate di essere stati intossicati rivolgetevi al vostro medico curante o al punto ospedaliero più vicino. 

Dott. Marco Barone
Associazione "Farma e Benessere" 



Estate, caldo e siccità: 6 consigli per imparare a non sprecare l'acqua

Consigli per imparare a non sprecare l'Acqua e l'Energia Elettrica

"L’acqua è l’elemento fondamentale per la salute dell’uomo, l'elemento principe che non va mai trascurato per il benessere dell’organismo"


Un uomo può rimanere anche 40 giorni senza mangiare, ma solamente 3 senza bere, pertanto è fondamentale evitare sprechi ed utilizzi impropri dell'acqua potabile. L’uso più razionale dell’acqua e dell’energia elettrica è una buona pratica da adottare tutto l’anno.

Durante i mesi estivi però, a causa dei forti consumi di energia e del clima siccitoso che può portare a scarsità idrica, il tema assume un rilievo ancora maggiore.
Può essere utile, allora, mettere in pratica una serie di buoni consigli per il risparmio idrico ed energetico.

Le buone abitudini sperimentate in questo modo possono divenire consolidate per tutto l’anno.

Con questi piccoli accorgimenti e senza cambiare le proprie abitudini si possono risparmiare fino a 200 litri di acqua al giorno.

1)  Un sistema tanto semplice quanto efficace, è l’applicazione dei cosiddetti “frangigetto” ai rubinetti. Si tratta di piccoli filtri a rete che miscelano all’acqua una certa quantità di aria. Il flusso medio che esce dai rubinetti è di circa 10-20 litri al minuto, ma con il frangigetto si può ridurre fino al 50%, pur non modificando il confort di lavaggio.

2)  Un utilizzo razionale degli elettrodomestici, oltre a portare al risparmio di energia elettrica, consente di ridurre l’uso d’acqua. E’ opportuno utilizzare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, diminuendo la frequenza dei lavaggi e riducendo la temperatura: un lavaggio a 60° consuma quasi la metà di un lavaggio a 90°. Usando questi accorgimenti, si possono risparmiare migliaia di litri di acqua l'anno.

3)  E’ bene lavare l'auto utilizzando il secchio e non il tubo di gomma. Questo accorgimento fa risparmiare fino a 150 litri di acqua. E’ meglio annaffiare le piante verso sera, quando il sole è calato, perché l'acqua evapora più lentamente ed è assorbita più facilmente dalla terra.

4)  Per una doccia occorrono mediamente tra i 40 e i 50 litri di acqua, ma per un bagno anche 150 litri. F are la doccia anziché il bagno nella vasca fa risparmiare fino a 100 litri d'acqua ogni volta che ci si lava.

5)  Si ricorda che oltre il 30% dei consumi idrici domestici sono imputabili allo sciacquone del water. Ogni volta che si spinge il pulsante, nei wc tradizionali, se ne vanno in media tra i 9 e i 16 litri d'acqua. Un wc con il doppio tasto di scarico, a quantità differenziata, contribuisce a far risparmiare fino a 26.000 litri di acqua all'anno.

6)  Il periodo estivo è più di ogni altro caratterizzato da rotture sulle tubature dell’acqua. Questo è dovuto alla scarsità di piogge che caratterizza la stagione e ai conseguenti assestamenti del terreno, che forzano le condotte interrate.
E’ importante quindi controllare che non ci siano perdite nel tratto di rete dell’impianto privato: quella che dal contatore dell’acqua si sviluppa all’interno della proprietà del cliente.
E’ consigliabile che questa verifica sia svolta soprattutto dai proprietari di seconde case, utilizzate solo in alcuni periodi dell’anno. Per metterla in atto è sufficiente chiudere tutti i rubinetti e controllare che il contatore non segni ugualmente un consumo. In caso positivo, è bene rivolgersi immediatamente a un idraulico di fiducia perché svolga un sopralluogo ed eventuale riparazione. Un foro nelle tubature, anche se piccolo, può provocare fuoriuscite ingenti.

Risparmio energia elettrica

In estate è possibile ridurre pure i consumi di energia elettrica, utilizzando il meno possibile il condizionatore

Per mantenere freschi gli ambienti è buona norma abbassare le tapparelle e chiudere le finestre nelle ore più calde della giornata. Se l’abitazione è dotata di balconi, è possibile montarvi tende o un ombrellone, per trascorrere qualche momento all’aperto anche quando fa caldo. Negli spazi esterni, come balconi, terrazze o giardini, è bene introdurre piante e rampicanti, che aiutano ad assorbire parte del calore. Per le tende interne è meglio scegliere il colore bianco: riflette i raggi del sole.

Attenzione!!!!! Anche gli elettrodomestici scaldano

Si combatte il caldo anche spegnendo tutti gli elettrodomestici che non usiamo ed evitando le luci intense. In questo modo si limitano calore e consumo di energia. Occorre usare Il piano cottura il meno possibile, anche perché l’estate invita a consumare cibi freschi e ricchi d’acqua, e far funzionare la lavatrice nelle ore meno calde. Pure la doccia andrebbe fatta quando c’è meno caldo, in modo che il vapore non peggiori l’umidità.

Se, nonostante tutti questi accorgimenti, non riusciamo a resistere al caldo, è consigliabile accendere un ventilatore piuttosto che un condizionatore: evita sbalzi di temperatura troppo forti e consuma circa 15 volte meno. Infine, se proprio dobbiamo arrenderci all’aria condizionata, è meglio utilizzarla solo nelle ore più calde, con le finestre accuratamente chiuse e impostando la temperatura in modo tale che non sia inferiore di oltre sei gradi a quella esterna.

E’ consigliabile non lasciare accesa l’aria condizionata quando non si è in casa: spegnendo il condizionatore per almeno 4 ore al giorno è possibile risparmiare circa 240 euro ed evitare l’immissione in atmosfera di 960 kg di CO2 in un anno.

Associazione "Farma e Benessere"
Dott. Marco Barone

Fonte: Ministero della Salute
           Redazione VolontariaMo
           Acqua bene primario

Estate, mare ed abbronzatura...

 Estate, voglia di abbronzatura! Ma attenti alle Scottature Solari

"Con l'arrivo dell'Estate cresce la voglia di esporsi al sole ma senza un'adeguata protezione si rischia di scottarsi e causare dei danni anche gravi alla nostra amata pelle. Poche ed oculate precauzioni possono proteggerci".


Il primo step è comprendere la vulnerabilità individuale ai raggi ultravioletti e quindi la nostra predisposizione alle scottature.

Questa sensibilità può essere riconosciuta abbastanza facilmente da alcune caratteristiche somatiche oggettive, in particolare il colore della pelle e dei capelli, che ci consentono di individuare il cosiddetto fototipo al quale apparteniamo, cosi da scegliere il comportamento e la protezione più adatta a noi.

I fototipi sono sei:

FOTOTIPO 1 = capelli rossi, pelle lattescente
FOTOTIPO 2 = capelli dorati, pelle chiara
FOTOTIPO 3 = capelli biondi, pelle chiara
FOTOTIPO 4 = capelli castani, pelle chiara
FOTOTIPO 5 = capelli castani, pelle scura
FOTOTIPO 6 = capelli scuri, pelle olivastra

Questa suddivisione è naturalmente molto schematica, perché c'è tutta una gamma di tipi intermedi a questi, ma ci consente di avere un'idea di quello che può essere il nostro fototipo e di proteggerci adeguatamente dai raggi del sole, tenendo presente che il fototipo 1 è il più vulnerabile e avrà bisogno di protezioni altissime, che potranno essere via via più basse andando verso il fototipo 6.

Oltre alla scelta della protezione solare da utilizzare è importante integrare la nostra dieta con integratori in grado di stimolare la produzione di melanina.

Esistono infatti dei prodotti della che sono particolarmente ricchi di queste sostanze e che possono darci una mano ad abbronzarci meglio, senza danni alla pelle e proteggendola anche dall'invecchiamento e dalle antiestetiche macchie scure.

Queste sostanze sono i carotenoidi (come il Betacarotene, il Licopene e la Cantaxantina), che stimolano la naturale sintesi della melanina, accelerano il processo di abbronzatura intensificandola e proteggono le cellule dai radicali liberi.

Un'altra sostanza naturale vantaggiosa per l'abbronzatura è contenuta nell'olio di Avocado, ricco di tirosina, indispensabile per la sintesi della melanina. Sono importanti inoltre la vitamina E e il Selenio, che svolgono una notevole azione antiossidante, prevenendo il fotoinvecchiamento cutaneo; ma anche le vitamine A e C, che mantengono il fisiologico trofismo cutaneo generale ed in particolare quello del collagene, fondamentale per l'elasticità della pelle!

L'Aloe vera infine è in grado di mantenere giovani ed elastici i tessuti cutanei, favorendo una naturale idratazione degli stessi.

Quindi, con poche norme di comportamento e con l'aiuto della natura, riusciremo ad ottenere una sana e piacevole abbronzatura che durerà nel tempo, senza danni.

Associazione Volontari "Farma e Benessere"
Dott. Marco Barone

Istruzioni e modalità di accesso alle vaccinazioni: "decreto legge prevenzione vaccinale 2017"

Il «decreto-legge prevenzione vaccinale» I nuovi obblighi vaccinali

Perché sono importanti i vaccini?

L’introduzione delle vaccinazioni è stato l’intervento di sanità pubblica più importante per l’umanità. Essa ha determinato:
  •              un abbattimento dei tassi di morbosita’e di mortalita’ dovuti alle patologie prevenibili;
  •            una riduzione del tasso di ospedalizzazione e degli eventuali esiti invalidanti dovuti alle patologie prevenibili. 



La soglia di copertura vaccinale raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per raggiungere la c.d. immunità di gregge è pari al 95%.  

Se la quota di individui vaccinati all'interno di una popolazione raggiunge questo valore, si arresta la circolazione dell’agente patogeno. Il raggiungimento di tale soglia consente, quindi, di tutelare anche i soggetti fragili che, a causa delle loro condizioni di salute, non possono essere vaccinati. 
La copertura media nazionale delle vaccinazioni è oggi* pericolosamente sotto le soglie raccomandate dall’OMS.
Dall’inizio del 2017 sono stati segnalati 2851 casi di morbillo, con un incremento di oltre il 500% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante la sotto-notifica.

Le cause della riduzione della copertura vaccinale

scarsa consapevolezza degli effetti benefici per la salute, individuale e collettiva, derivanti dalla somministrazione dei vaccini;
diffondersi di movimenti di opposizione alle vaccinazioni per motivi ideologici o per altri interessi (c.d. no-vax); 
falsa correlazione tra i vaccini e l’insorgere di alcune patologie (ad esempio: l’autismo) e conseguente timore dei genitori di sottoporre i propri figli a vaccinazione;
diffondersi di teorie del tutto prive di fondamento scientifico che mirano ad enfatizzare la gravità e la frequenza degli eventi avversi da vaccinazione (c.d. fakenews);
ridotta percezione dei rischi legati alle malattie infettive, proprio grazie al successo dei programmi vaccinali.

Le conseguenze della riduzione della copertura vaccinale:

aumento dei casi di malattie infettive in fasce di età diverse da quelle classiche e quadri clinici più gravi, con maggiore ricorso all’ospedalizzazione;

ricomparsa di malattie infettive che erano sotto controllo, spesso accompagnata da ritardi nella diagnosi proprio per la difficoltà di riconoscere agevolmente quadri clinici raramente o mai incontrati nella pratica clinica;
verificarsi di casi di infezione da virus della rosolia in donne in gravidanza con rischio di infezioni del feto (tra le possibili conseguenze: sindrome della rosolia congenita, parto pretermine, aborto spontaneo o terapeutico);
aumento dei costi sanitari e sociali legati al diffondersi delle malattie, all’incremento dell’ospedalizzazione e degli eventuali esiti invalidanti.

L’obbligo vaccinale ai fini dell’iscrizione scolastica

Sino al 1999 quattro vaccinazioni erano obbligatorie per essere ammessi a scuola:
la vaccinazione anti-difterica
la vaccinazione anti-tetanica
la vaccinazione anti-poliomielitica
la vaccinazione anti-epatite virale B
Il mancato rispetto dell’obbligo comportava, quindi, l’applicazione di sanzioni pecuniarie e il rifiuto dell’iscrizione a scuola. Attraverso tali previsioni, in passato, sono stati ottenuti ottimi risultati in termini di controllo delle malattie.

Nel 1999, quando le strategie vaccinali adottate avevano consentito di raggiungere elevate coperture vaccinali, veniva meno l’obbligo vaccinale quale condizione per l’ammissione alla scuola dell’obbligo.

Per effettuare le 12 vaccinazioni obbligatorie NON saranno necessarie 12 diverse punture.
6 vaccini possono essere somministrati contestualmente con la c.d. vaccinazione esavalente:

anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b;

4 vaccini possono essere somministrati contestualmente con la c.d. vaccinazione quadrivalente:

anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella;

devono essere somministrati separatamente:

anti-meningococco B e anti-meningococco C.

CALENDARIO DI VACCINAZIONE

Quando vaccino mio figlio?

Ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita. 

Precisamente:
Le dodici vaccinazioni elencate devono essere tutte obbligatoriamente somministrate ai nati dal 2017.
Poi:
- i nati dal 2001 al 2004
devono effettuare (ove non abbiano già provveduto) le quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000
- i nati dal 2005 al 2011…
devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 20052007
- i nati dal 2012 al 2016…
devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b e l’anti-meningococcica C, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014.
- i nati dal 2017…
devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzaetipo b, l’anti-meningococcica C, l’antimeningococcica B e l’anti-varicella, previste nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019

I genitori potranno recarsi alla ASL per ricevere informazioni sulle modalità e i tempi di vaccinazione dei propri figli!

Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione…. 

- I soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale. Ad esempio i bambini che hanno già contratto la varicella non dovranno vaccinarsi contro tale malattia;

- i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.

il vaccino è posticipato…. 

quando i soggetti si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Ad esempio, quando versino in una malattia acuta, grave o moderata, con o senza febbre.

Gli adempimenti per l’iscrizione a scuola…

I DIRIGENTI SCOLASTICI E I RESPONSABILI DEI SERVIZI EDUCATIVI HANNO L’OBBLIGO DI RICHIEDERE, ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE, ALTERNATIVAMENTE:

- idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni
- idonea documentazione comprovante l’esonero per intervenuta immunizzazione per malattia naturale;
- idonea documentazione comprovante l’omissione o il differimento della somministrazione del vaccino;
- copia della prenotazione dell’appuntamento presso la azienda sanitaria locale.

La semplice presentazione alla ASL della richiesta di vaccinazione consente l’iscrizione a scuola, in attesa che la ASL provveda ad eseguire la vaccinazione (o a iniziarne il ciclo, nel caso questo preveda più dosi) entro la fine dell’anno scolastico.

…se non sei vaccinato…
DA 0-6 ANNI 
non possono accedere agli asili nido e alle scuole dell’infanzia.
DA 6 A 16 ANNI
possono accedere a scuola

Nel caso in cu il genitore/tutore non presenti alla scuola la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, l’esonero, l’omissione o il differimento, i bambini in entrambi i casi il dirigente scolastico o il responsabile dei servizi educativi è tenuto a segnalare la violazione alla ASL entro dieci giorni.

L’ASL contatta i genitori/tutori per un appuntamento e un eventuale colloquio informativo indicando le modalità e i tempi nei quali effettuare le vaccinazioni prescritte.

Se i genitori/tutori non si presentano all’appuntamento oppure, a seguito del colloquio informativo, non provvedano a far somministrare il vaccino al bambino, l’ASL contesta formalmente l’inadempimento dell’obbligo.

…la mancata osservanza dell’obbligo vaccinale a seguito della contestazione dell’ASL comporta che…

L’AZIENDA SANITARIA LOCALE COMPETENTE

deve segnalare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni l’inadempimento dell’obbligo vaccinale da parte dei genitori. A seguito della segnalazione, sarà il magistrato a valutare se sussistono i presupposti per l’eventuale apertura di un procedimento.

I GENITORI E I TUTORI
si vedono applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro a 7.500 euro, proporzionata alla gravità dell’inadempimento (ad esempio: al numero di vaccinazioni omesse).
Non incorrono in sanzione quando provvedono a far somministrare al minore il vaccino o la prima dose del ciclo vaccinale nel termine indicato dalla ASL nell’atto di contestazione, a condizione che completino il ciclo vaccinale nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla ASL.

…la formazione delle classi

I minori non vaccinabili (ovvero quelli per cui la vaccinazione è stata omessa o differita) per ragioni di salute sono inseriti in classi nelle quali sono presenti soltanto minori vaccinati o immunizzati naturalmente
I dirigenti scolastici comunicano all’ASL competente, entro il 31 ottobre di ogni anno, le classi nelle quali sono presenti più di due alunni non vaccinati.

Ulteriori informazioni

Il Ministero della salute e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca avvieranno, per l’anno scolastico 2017-2018, iniziative di formazione del personale docente e iniziative di educazione degli alunni e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e, in particolare, delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori.

Dott. Marco Barone

Fonti:
www.salute.gov.it (Ministero della Salute)
www.iss.it (Istituto Superiore di Sanità)
www.who.int (Organizzazione Mondiale della Sanità)



Giornata Mondiale del Diabete 20 Novembre 2016

Domenica 20 Novembre continua a Cava de’ Tirreni la prevenzione del Diabete. L’Associazione “Farma e Benessere” in collaborazione con la Farmacia del Duomo, ilCentro Servizi Sanitari Assistenziali “Il FaRo”ed altre attività del territorio fra cui l’aziendaNature Express organizza una giornata di prevenzione e misurazione gratuita della glicemia. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni ed il plauso dell’Assessore alle Politiche Sociali laDott.ssa Autilia Avagliano

Durante la mattina la Dott.ssa Domenica Oliva, diabetologa del Centro Conti di Cava de’ Tirreni, risponderà alle domande ed ai dubbi dei pazienti.

La Giornata Mondiale del Diabete si articola in appuntamenti di rilievo regionale o nazionale e centinaia di eventi a livello locale: incontri di informazione, passeggiate, dibattiti. Istituita nel 1991 dall'International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata Mondiale del Diabete in Italia viene organizzata dal 2002 da Diabete Italia per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete sulla sua prevenzione e gestione. 

La Giornata Mondiale del Diabete è organizzata da migliaia di Volontari: persone con diabete, medici e infermieri che organizzano eventi in oltre 500 città d’Italia.

L’evento cavese è inserito all’interno del calendario ufficiale degli eventi annuali di Diabete Italia presente sul sito www.giornatadeldiabete.it .

In particolare quest’anno il controllo della glicemia sarà esteso anche ai nostri amici a quattro zampe grazie al prezioso contributo dell’Ordine dei Veterinari di Salerno, che offriranno aiuto e supporto alle attività dell’Associazione “Farma e Benessere”.

Per maggiori informazioni e contatti sull’evento visita il sito www.farmaebenessere.it .

Dott. Marco Barone

La melanzana: Solanum melogena

Quante volte in questa calda estate, le nostre mamme e le nostre nonne , durante i pranzi e le cene ,ci fanno trovare la parmigiana di melanzane?!
Un tipico piatto delle nostre zone (la Campania).

Importante sapere quindi qualcosa in più su questo ortaggio meraviglioso che ci accompagna da quando siamo nati.

La melanzana (solanum melogena questo il nome della pianta) contiene solanina, ed è questo il motivo per cui va sempre consumata cotta: l’alta temperatura riduce la quantità di questa sostanza tossica. Le varietà sono tante.

La melanzana contiene poche calorie, circa 18 ogni 100 grammi; la consistenza  fa sì che assorba i condimenti presenti nelle ricette.

Ogni melanzana contiene circa 18 calorie, numerosi sono i suoi valori nutrizionali, che sono potassio,  fosforosodio e calcio.
Inoltre contiene vitamina A, B  e C.
Per le numerose quantità di fibre è consigliato per la stipsi, fa molto bene al  nostro fegato, e ha capacità diuretiche dovute anche alla  quantità d’acqua che possiede.

Nella medicina tradizionale veniva usata anche come antinfiammatorio
Il consiglio quindi è sempre di approfittarne visto che mangiare ortaggi e frutta nel periodo in cui nascono è sempre meglio.


Di seguito una ricetta veloce:

MELANZANE CON CAPPERI E PINOLI

Ingredienti:
2 melanzane, 50 gr di capperi ,1 mazzetto di prezzemolo , 1 peperoncino, 50 gr di pinoli, 1 mazzetto di basilico, mezzo spicchio d'aglio, q.b. olio extravergine d'oliva,sale e pepe.

Procedimento:
Lavate le melanzane, tagliatele a metà, appoggiatele sulla griglia calda dalla parte tagliata e cuocetele per 4-5 minuti. Intanto tritate grossolanamente i capperi con i pinoli, il basilico, il prezzemolo, l'aglio e il peperoncino e mescolate il tutto con 6 cucchiai di olio, sale e pepe.Girate le melanzane grigliate, incidetene la polpa con tagli profondi, irroratele con l'intingolo preparato e proseguite la cottura per altri 4-5 minuti. Lasciate intiepidire leggermente prima di servire.
Ufficio Stampa
Farma e Benessere

Dott. Marco Barone - Farmacista - Marketing Manager

Parole Chiave: benessere, prevenzione, azienda, marketing, consiglio, farmacia, medicina

Proprietà del colore!

Tutti abbiamo, almeno una volta, sentito parlare dei colori come fonte di benessere,delle loro proprietà. Questa medicina alternativa è comunemente chiamata CROMOTERAPIA.

Le origini della cromoterapia, per curare gli stati psicofisici, si devono agli egizi e più tardi ai greci. Essi infatti  usavano minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati per la loro guarigione.

Attualmente  ogni colore viene associato a particolari caratteristiche psichiche e spirituali di ogni individuo, e vengono associate  specifiche proprietà:

Il rosso :ha doppio significato , è sia positivo che negativo. Da un lato è il colore dell'amore, dall'altro è il colore del fuoco, e quindi può rappresentare il calore, l'energia e la luce o anche la gioia, la festa,il sangue e le passioni violente.  Questo colore viene associato alla forza, alla salute e alla vitalità.

Il blu :è un colore che calma e rinfresca ed è un colore che ci modera e che fa dimenticare i problemi.

L' arancione : ha azione sulle nostre prestazioni  fisiche e mentali ed ha un grosso effetto di fusione verso gli altri  e di ripartizione della nostra energia, induce quindi  serenità, allegria, voglia di vivere, ottimismo, positività.

Il verdeè il colore dell'equilibrio , raffigura la speranza, e la pace . È un colore neutro, rilassante, favorisce la ponderazione, la calma, l' impegno.

Il giallo :viene attribuito alla parte sinistra del nostro cervello, è ritenuto un colore di sostegno ed efficacia, in aiuto a chi è poco pragmatico, associato alla felicità, alla saggezza e alla immaginazione, è per il buon umore.

Il consiglio quindi è di usare questi colori per tutti i nostri momenti, da associare ad i nostri stati d'animo, da provare con i nostri vestiti, e perché no ridipingendo le nostre pareti di casa.

Ufficio Stampa
Farma e Benessere

Dott. Marco Barone - Farmacista - Marketing Manager


Parole Chiave: benessere, prevenzione, azienda, marketing, consiglio, farmacia, medicina

Sterilità maschile: diagnosi e terapia

L’infertilità colpisce circa una coppia su sette in tutto il mondo, ma con prevalenza diversa nei vari paesi.

L’infertilità è considerata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una vera e propria patologia e questo fenomeno ritrae un importante problema nazionale in materia di riproduzione e salute. Le cause dell’infertilità, sia femminile che maschile, sono numerose e di diversa natura. 


La letteratura medica sottolinea il ruolo significativo di fattori sociali come lo stile di vita, la ricerca del primo figlio in età tardiva, le condizioni lavorative, l’inquinamento e l’uso e abuso di droghe, alcool e fumo. Una causa maschile è riscontrabile in circa il 35% dei casi, mentre in un altro 20% è presente sia un fattore maschile che femminile. 
È indispensabile che nell’ambito dello studio della coppia infertile, l’uomo venga regolarmente sottoposto ad uno screening accurato di tipo anamnestico, obiettivo ed andrologico. 



L’indagine sull’infertilità maschile richiede infatti un dettagliato esame clinico con valutazione di fattori endocrinologici ed immunologici, così come un’analisi anatomico-funzionale e la determinazione di fattori genetici causativi di una ridotta fertilità. Effettuare una diagnosi precoce e tempestiva è di fondamentale importanza per l’identificazione della  causa  di sterilità, l'eventuale rimozione  delle  patologie andrologiche e sistemiche, o in alternativa, l’individuazione delle condizioni risolvibili mediante tecniche di riproduzione assistita.

Lo Spermiogramma, è il test di laboratorio più ampiamente utilizzato per la diagnosi dell’infertilità nel maschio. L’analisi del liquido seminale deve avvenire entro un’ora dalla raccolta. Il campione viene sottoposto ad una valutazione “macroscopica” per la determinazione di caratteristiche fisico-chimiche: aspetto, volume, pH e viscosità e ad una “microscopica”, per parametri che stimano la qualità spermatozoaria: concentrazione, motilità e morfologia. 
Sulla base dei risultati di queste prime prove, possono essere effettuate ulteriori indagini quali, la spermiocoltura, per la valutazione della possibile presenza di batteri o di altri microrganismi patogeni nel liquido seminale anche mediante tecniche di PCR, la ricerca del Papilloma virus, l’esame biochimico del plasma seminale per la valutazione delle secrezioni delle ghiandole accessorie, la ricerca di anticorpi antispermatozoi, e le analisi genetiche per le microdelezioni del cromosoma Y, e per le mutazioni del gene responsabile della fibrosi cistica, il test di frammentazione del DNA spermatozoario e la F.I.S.H. (Ibridazione in Situ a Fluorescenza).

Dott. Marco Barone
Associazione "Farma e Benessere"                             

In Buona Salute con lo Sport!

Lo dice la medicina e basta provarci per averne la conferma: fare attività fisica vuol dire mantenersi sempre in buona salute!

Tuttavia, spesso si ha poco tempo da dedicare a se stessi e ciò impedisce di organizzare un programma "stabile" di attività fisica. 

Forse, per motivarsi, serve solo un po' di buona e corretta  informazione in più! 



Nella società attuale, una persona in buona forma fisica e di gradevole aspetto, si sente maggiormente a proprio agio nella vita sociale e negli affetti ed ha un miglior impatto nel lavoro. Un tipo di attività fisica  molto efficace è la ginnastica per  la specificità dei risultati che si possono ottenere. Fare ginnastica significa fare movimento, cioè mettere in azione il nostro organismo; tale concetto non implica solo movimento fisico, ma anche educazione della mente. Muoversi significa crescere, immagazzinare sempre di più nuove e diverse informazioni che portano ad aumentare la conoscenza di noi stessi, dello spazio che ci circonda, della relazione tra il nostro corpo, lo spazio e gli altri.... 

In poche parole:  evolversi.

Dott. Marco Barone 
Associazione "Farma e Benessere"

Dott. Marco Barone - Farmacista - Marketing Manager

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Curare la cistite: Sintomi e Rimedi

L'infiammazione è causata da batteri che popolano l'ultimo tratto dell'intestino, fra cui in prima linea il colibacillo, o da altri patogeni. Tali germi possono raggiungere la vescica dall'esterno, passando attraverso l'uretra, o dall'interno per propagazione da organi vicini, o ancora per via ematica.


cistite, cura e sintomi
Apparato Urinario

Come rappresentato in figura, l'uretra femminile è più breve di quella maschile. Tale caratteristica, associata all'assenza dell'effetto battericida delle secrezioni prostatiche e ad altre peculiarità anatomiche sfavorevoli, come il sito d'apertura più facilmente raggiungibile dai microrganismi fecali, aumenta la suscettibilità femminile alla cistite.

Durante l'atto minzionale si può verificare una risalita dei germi in quanto, mentre nella fase iniziale all'apertura del collo vescicale segue quella dell'uretra in senso prossimo-distale, al termine della minzione l'uretra si chiude in senso inverso, agevolando l'ingresso dei germi in vescica attraverso un reflusso uretro-vescicale. Giunti in vescica i germi possono moltiplicarsi in modo esponenziale e produrre l'infiammazione della mucosa nota come cistite.

Si calcola che una percentuale di donne compresa tra il 10 ed il 20% soffrirà, almeno una volta nel corso della sua vita, di un'infezione del tratto urinario.


L'incidenza della cistite aumenta notevolmente con l'avanzare dell'età, si stima infatti che circa il 20-50% delle donne over 60 soffra di tale disturbo. La causa va ricercata in alcuni problemi legati alla menopausa, come la carenza estrogenica e le dislocazioni degli organi pelvici. 

Nell'uomo, senza anomalie anatomiche alle vie urinarie, la cistite si associa spesso a prostatite batterica. Anche per il sesso maschile l'incidenza di cistiti, soprattutto quelle dovute a fenomeni ostruttivi, aumenta nell'età avanzata. 


Il processo infiammatorio a carico della vescica può essere acuto, subacuto o cronico. L'infezione può infatti risolversi dopo un solo episodio, oppure, specie quando viene trascurata, ripresentarsi e cronicizzare. In questi casi il processo infettivo può estendersi pericolosamente alle vie genitali o alle alte vie urinarie.


Sul piano clinico la cistite è caratterizzata dai seguenti sintomi irritativi:
  • pollachiuria: aumento transitorio o permanente del numero di minzioni durante le 24 ore, accompagnato dalla riduzione del volume vuotato per ogni atto minzionale;
  • disuria: difficoltà nell'urinare, la minzione può essere lenta e poco copiosa; tutto ciò richiede uno sforzo eccessivo, i muscoli appaiono contratti ed il getto può risultare modificato nel volume o nella forma (deviato, tortuoso ecc.) o arrestarsi improvvisamente e involontariamente;
  • bruciore o dolore durante la minzione, talvolta accompagnato da brividi e freddo;
  • tenesmo vescicale: spasmo doloroso seguito dall'urgente bisogno di urinare; (le urine sono torbide e a volte maleodoranti)
  • talvolta è presente anche ematuria o piuria, termini utilizzati per indicare, rispettivamente, la presenza di sangue e pus nelle urine. 
In genere, la cistite acuta e non complicata, non causa febbre, quando la temperatura sale notevolmente è possibile che l'infezione si sia propagata alle alte vie urinarie. La sintomatologia della cistite cronica è simile a quella della cistite acuta ma caratterizzata da sintomi più lievi. 


Eziologia - Causa di una patologia

La vescica ha una notevole resistenza alle infezioni ed in condizioni normali l'urina che contiene è sterile. Esistono tuttavia particolari condizioni che rendono l'organismo più suscettibile all'attacco batterico. Questi microrganismi possono raggiungere la vescica per via ascendente (risalita lungo l'uretra dopo emissione con le feci), discendente (discesa dal rene) o ematica. 

La cistite può quindi manifestarsi per la presenza di numerose condizioni predisponenti: debilitazione del sistema immunitario in seguito a terapia antibiotica; alimentazione irregolare o stress eccessivo; affaticamento fisico o mentale;

  • la scarsa o eccessiva igiene intima è un fattore di rischio comune per la cistite;
  • utilizzo di assorbenti interni;
  • uso del diaframma e di creme spermicide che diminuiscono l'acidità vaginale favorendo la contaminazione batterica;
  • pantaloni o biancheria intima eccessivamente aderente;
  • malattie sessualmente trasmissibili come la gonorrea o blenorrea;
  • agenti chimici;
  • malformazioni dell'apparato urinario possono predisporre alla cistite;
  • rapporti sessuali;
  • utilizzo del catetere;
  • stenosi o restringimenti uretrali;
  • presenza di corpi estranei o patologici nella vescica (calcoli o tumori);
  • diverticoli;
  • ipertrofia prostatica;
  • diabete: la presenza di glucosio nelle urine (glicosuria) favorisce la crescita batterica.
Terapia Farmacologica: Farmaci e cura

Oltre ad intraprendere una terapia farmacologica per la cura della cistite, è  doveroso seguire una serie di norme igieniche-comportamentali utili per  velocizzare la guarigione e prevenire le ricadute: 

prevenzione e cura della cistite

Assumere molta acqua per diluire la carica batterica responsabile della  cistite; l'igiene intima è sempre indispensabile (soprattutto durante le  mestruazioni e dopo il rapporto sessuale); Evitare alimenti irritanti le vie urinarie (alcolici, caffè, cioccolato, peperoncino, spezie)

Tra i farmaci più importanti si ricordano:

1) Antidolorifici/antispastici, in grado di ridurre la contrazione spastica della muscolatura liscia

Fenazopiridina (es. Uricalm): il farmaco è indicato in caso di cistite per alleviare la sintomatologia dolorosa e diminuire lo stimolo di urinare. Si raccomanda la somministrazione di 190-200 mg di principio attivo per os, tre volte al dì dopo i pasti. È bene interrompere la terapia dopo due giorni in caso di assunzione concomitante ad un antibatterico;

Scopolamina butilbromuro (es. BuscopanAddofixErion): indicato per rilassare la muscolatura liscia del tratto genitourinario. Si raccomanda la somministrazione di 1-2 compresse da 10 mg 3 volte al dì per adulti e ragazzi di età superiore ai 14 anni;

Floroglucina biidrata (es. Spasmex): è un farmaco spasmolitico indicato per i disturbi della funzionalità uro-genitale; in particolare, è consigliato per le donne affette da cistite interstiziale. La somministrazione è di 6 compresse al dì, oppure di 3 supposte al dì, garantisce un buon effetto anticolinergico ed antispastico nei confronti della muscolatura liscia dell'apparato genito-urinario.

2) Antibiotici: il farmaco deve essere scelto in funzione della sensibilità locale agli antibiotici:

Ciprofloxacina (es. Ciproxin, Flontalexin, Ciprofloxac, Samper): il derivato chinolonico è indicato per la donna in caso di cistite acuta non complicata. Si raccomanda la somministrazione per os di 100 mg di principio attivo due volte al dì per 3 giorni; in alternativa somministrare per via endovenosa 100 mg due volte al dì;

Trimetoprim (es. Bactrim): assumere 100 mg di farmaco ogni 12 ore oppure 200 mg in un'unica dose al dì, per 10 giorni. Per la profilassi della cistite, assumere 100 mg di trimetoprim al mattino per un periodo di tempo variabile dalle 6 settimane ai 6 mesi, in base alla gravità del disturbo e alle indicazioni del medico;

Acido nalidixico (es. Ac Nalid, compresse/sciroppo) indicato per cistite e per altre infezioni a carico delle vie urinarie. Assumere per os 900 mg di principio attivo ogni 6 ore (3 volte al dì) per 7 giorni consecutivi. Per le infezioni croniche urinarie, ridurre la posologia a 600 mg/die, ripetendo la somministrazione ogni 6 ore. Nella terapia di mantenimento: il dosaggio viene ridotto generalmente a 30 mg/kg/die, per un periodo di tempo indicato dal medico;

Ofloxacina (es. Exocin, Oflocin): in caso di cistite senza complicanze, assumere 200 mg di principio attivo ogni 12 ore per 3 giorni (in caso di infezione da E. Coli e Klebsiella pneumoniae) o 7 giorni (per cistite dovuta ad altri batteri);

Amoxicillina (es. Amoxicillin, Amoxil e Trimox, ZimoxAugmentin): in caso di cistite di lieve entità, il paziente, in genere, risponde positivamente alle cure con amoxicillina per 7 giorni: somministrare 250-500mg di principio attivo tre volte al giorno. In alternativa, assumere 500-875 mg per via orale di amoxicillina due volte al dì, secondo quanto indicato dal medico.
Come trattamento di seconda scelta, è possibile anche effettuare l'alcalinizzazione o l'acidificazione delle urine, a seconda del paziente:
L'alcalinizzazione delle urine è utile per alleviare la sintomatologia dolorosa della cistite e delle infezioni alle vie urinarie in genere. Ad esempio, il sodio bicarbonato (viene utilizzato come sostanza alcalinizzante per il trattamento di patologie renali e genito-urinarie. Si consiglia la somministrazione di 3 grammi di sodio carbonato sciolto in acqua; ripetere la somministrazione ogni 2 ore o comunque fino a quando il pH raggiunge il valore 7.

Terapia di mantenimento: assumere 5-10 grammi al dì per mantenere l'alcalinizzazione delle urine. L'alcalinizzazione delle urine sembra favorire l'azione di alcune sostanze (es. uva ursina), attivabili esclusivamente in ambiente basico.

L'acidificazione delle urine viene consigliata generalmente nella fase acuta della cistite: non a caso, l'acidità sembra garantire una significativa protezione dalle infezioni batteriche urinarie. Tra le sostanze indicate a tale scopo, si ricorda l'ammonio cloruro, la cui posologia deve essere prescritta dal medico (effetti collaterali: acidosi, ipocalcemia, vomito).

Estrogeni naturali o di sintesi (consigliati esclusivamente in caso di cistite cronica dopo la menopausa): si è osservato che la carenza estrogenica può favorire la comparsa di cistite. La scelta del farmaco e la posologia più indicata per la paziente devono essere stabiliti dal medico.

Anche la fitoterapia può essere un valido aiuto per alleggerire la sintomatologia della cistite: le sostanze naturali diuretiche sono in grado di aumentare l'espulsione di urina, favorendo pertanto l'eliminazione di scorie.

Uva ursina: antimicrobico/disinfettante delle vie urinarie, droga naturale d'elezione per il trattamento della cistite. 

Anche carciofocetriolofinocchiosedano, tarassaco espletano una buona azione diuretica, valido ausilio per coadiuvare il trattamento della cistite

Per velocizzare la guarigione, si consiglia di assumere tisane formulate con principi attivi estratti da piante ad azione diuretica e/o disinfettante delle vie urinarie:
  • Uva ursina (Arctostaphylos uva ursi) → proprietà disinfettanti delle vie urinarie. Rimedio estremamente utile per la cistite
  • Asparago (Asparagus sativus) → proprietà diuretiche
  • Equiseto (Equisetum arvense) → proprietà diuretiche e rimineralizzanti
  • Ortica (Urtica dioica,) → proprietà diuretiche, antinfiammatorie e rimineralizzanti
  • Ortosifon (Orthosiphon stamineus) → proprietà diuretiche
  • Carciofo (Cynara scolymus L.) → proprietà diuretiche
  • Finocchio (Foeniculum vulgare) → proprietà diuretiche
  • Mirtillo (Vaccinium myrtillus) → proprietà diuretiche, antiossidanti, disinfettanti delle vie urinarie
  • Corbezzolo (Arbutus unedo) → proprietà disinfettanti ed antinfiammatorie, particolarmente adatto come rimedio naturale contro la cistite
  • Echinacea (Echinacea purpurea) → proprietà disinfettanti e immunostimolanti

Rivolgiti sempre con fiducia al tuo medico curante o allo specialista prima di intraprendere una cura farmacologica!



Associazione Volontari "Farma e Benessere"
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